martedì 5 aprile 2016

ROMAN CERCA CASA


Se non abitate in una villetta isolata, allora conoscete le noie che possono nascere nella vita condominiale. Il cane dei vicini che abbaia alle tre del mattino, l'anziana di sotto che si lamenta di rumori immaginari, la macchia d'umidità sul soffitto... Cosa accadrebbe se queste e molte altre innocue seccature, si coalizzassero in un inarrestabile strategia di persecuzione quotidiana, che si insinua nella vostra mente, fino a condizionare i più piccoli gesti, congelandoli in una rete di proibizioni e minacce, fino a prendere la forma di una follia suicida? È quello che accade al povero, meschino Trelkovsky, protagonista de "L'inquilino del terzo piano" di Roman Polanski (1976), capolavoro intramontabile dell'orrore psicologico, dove un poco alla volta il tessuto della realtà si dissolve in un cosmo onirico e allucinato, fatto di incubi della normalità che non lasciano scampo.

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