giovedì 31 marzo 2016

ACCADDE OGGI: 31 marzo 1993

Ventidue anni fa moriva l'attore Brendon Lee sul set del film "il corvo". Era il 31 marzo 1993; Brandon fu ferito erroneamente da un colpo di pistola mentre stava effettuando le riprese. La scena è quella in cui il resuscitato Eric Draven, torna nella sua abitazione e ricorda il momento della sua morte. In quel momento l'arma che lo uccise era in mano a Michael Massee (Funboy nel film) il quale, inconsapevole del suo malfunzionamento (nessuno si era infatti accorto che nell'arma era rimasto un frammento del colpo sparato in precedenza), puntò contro l'attore la pistola diritto al cuore. Al momento dello sparo, i membri della troupe credevano che l'attore stesse continuando a recitare (Proyas pensava che stesse scherzando, sebbene ritenesse Brandon una persona molto seria sul lavoro). Si accorsero poco dopo della disgrazia, ma la ferita era ormai grave. Morì più tardi al New Hanover Regional Medical Center di wilmington (Carolina del Nord), dopo una lunga e vana operazione per rianimarlo. Aveva 28 anni.

lunedì 28 marzo 2016

STASERA IN TV 28/03/2016

Su Cielo alle 02:05 BATTLEDOGS

Un'epidemia spaventosa incombe da New York a Manhattan: chi ne viene colpito si tramuta in un famelico e sanguinario lupo mannaro. Viene dichiarata la quarantena e interviene l'esercito, ma il pericolo sembra essere maggiore del previsto.

Su Rai 4 alle 22:54 THE STATION

Janek lavora come tecnico in una stazione climatica sulle alpi austriache, dove un gruppo studia il ritiro dei ghiacciai. Mentre attendono la visita del Ministro dell'Ambiente compaiono sulle montagne una strana sostanza rossa e mostruose creature.

Su Tv 8 alle 23:35 IL SEGRETO DI DAVID

Greg Edwards è uno spietato serial killer che abbindola giovani vedove o divorziate con prole al seguito per poi sterminare l'intera famiglia. Non si è mai riusciti a catturarlo per la sua abilità a non fornire documenti e a non farsi mai fotografare.

Su Tv 8 alle 01:50 HATES- HOUSE AT THE END ON THE STREET

Alla ricerca di un nuovo inizio, Sarah, appena divorziata, e sua figlia Elissa trovano la casa dei loro sogni in una piccola e rurale cittadina. Appena alcuni eventi inspiegabili incominciano ad accadere, Sarah ed Elissa scoprono che, anni prima, i vecchi proprietari della casa a fianco alla loro sono stati uccisi dalla figlia Carrie-Ann, poi scomparsa, lasciando il fratello Ryan come unico sopravvissuto. Nonostante i timori di Sarah, Elissa inizia una relazione con il solitario Ryan mentre sua madre cerca di allontanarlo.



MOSTRO A CHI?

LA RIVINCITA DEI FREAKS 


Freaks, ovvero "deformi". È con questa definizione che vengono chiamati coloro che, a causa di disfunzioni genetiche, sono nati e vivono dentro un corpo imperfetto. Dallo scioccante "Freaks" di Tod Browning (1931) in avanti, il cinema horror (ma non solo) ha raccontato la lotta e la ribellione, spesso folle e cruenta, dell'anormalità che, ripudiata dall'umanità "normale", combatte per ottenere la propria dignità e il giusto riconoscimento sociale. Tra gli esempi della letteratura fantastica del Novecento, sono importanti (tra gli altri) il racconto di Richard Matheson "Nato d'uomo e di donna" e "L'estraneo" di H. P. Lovecraft, entrambi con protagonista un bambino che cresce segregato a causa della sua deformità. L'isolamento, lo scherno e l'umiliazione (the elephant man ad esempio di David Lynch) e il disgusto manifestato dai "normali" costituiscono alcuni dei tratti caratteristici di queste storie di intolleranza nei confronti del diverso. La reazione alle offese del mondo "(in)civile" in cui vivono è, nel genere horror, spesso violenta e incontrollata, contro ogni regola di convivenza pacifica.

venerdì 25 marzo 2016

I TRE VOLTI DELLA PAURA


L'attore Boris Karloff introduce le tre storie. 

IL TELEFONO
Una notte Rosy riceve una serie di telefonate minatorie da una persona che si identifica come Frank, il suo ex fidanzato appena evaso dal carcere. Terrorizzata Rosy, chiede aiuto ad un amica supplicandola di farle compagnia finché faccia giorno.

I WURDALAK
Il nobile Vladimiro D'Urfè chiede ospitalità in una casa nel bel mezzo di una steppa russa. Nell'abitazione vive una famiglia in attesa del rientro del vecchio Gorka, partito cinque giorni prima per uccidere un brigante. Gorka aveva dato istruzioni ben precise ai suoi familiari: se non fosse tornato entro cinque giorni, non avrebbero dovuto farlo entrare, perché sarebbe potuto essere diventato un diabolico wurdalak. Allo scoccare della mezzanotte del quinto giorno Gorka rincasa. Sarà ancora umano?

LA GOCCIA D'ACQUA
L'infermiera Helen Chester viene chiamata in piena notte perché una sua assistita è deceduta e la sua cameriera le chiede aiuto per vestirla per la veglia funebre. L'infermiera sottrae alla morta un anello, ma al suo rientro a casa lo spirito della donna sembra perseguitarla.  

CURIOSITÀ 
1. Il wurdalak è un vampiro della tradizione russa. Secondo la leggenda è un morto che si nutre del sangue dei suoi cari. 
2. L'episodio "la goccia d'acqua è stato citato da Roman Polanski nel finale di "l'inquilino del terzo piano".
3. Il viso della morta che compare nell'episodio "la goccia d'acqua" è in realtà una maschera, realizzata da Eugenio Bava, padre di Mario.
4. Il film è stato in parte omaggiato da Sergio Stivaletti nel suo "i tre volti del terrore".

PILLOLE: IL MOSTRO DI ALBERT


Non saranno molti a ricordarlo ( io non ero ancora nato ma ho potuto riscoprirlo in DVD), ma, nel 1976, la Rai propose ai suoi spettatori uno sceneggiato dal titolo (per noi) particolarmente stuzzicante: "Albert e l'uomo nero", diretto da Dino B. Partesano e riproposto in formato DVD dalla Eri nella collana "giallo e mistero". L'uomo nero in realtà, non è che l'assassino mascherato che si aggira nottetempo nella villa dell'industriale Marco Vandelli e che verrà infine smascherato proprio grazie all'intraprendenza del giovane Albert... Ricco di suggestioni soprannaturali, create dalla fantasia del ragazzo, è un reperto di pregevole televisione, interpretato tra gli altri, dal grande e indimenticato Nando Gazzolo.

giovedì 24 marzo 2016

ACCADDE OGGI

 25 MARZO 1942


Nasce a Cherltenham, in Inghilterra, Richard O'Brien, attore, cantante e compositore, diventato famoso per essere stato l'autore del cult "The Rocky Horror Picture Show". Nel film, di cui è anche autore della colonna sonora, lo ricordiamo nei panni del gobbo Riff Raff.

CLOWN

NESSUN BAMBINO È AL SICURO


Chi conosce i film del grande Eli Roth, qui nelle vesti di produttore, sa bene cosa aspettarsi. E di fatti con "Clown" non si smentisce, confezionando una "favola gotica" così agghiacciante che all'uscita nelle sale italiane perfino la locandina venne più volte censurata. Il film gioca su due delle più diffuse paure del genere umano e cioè i clown (e gli amanti dell'horror ne sanno qualcosa) e la possessione demoniaca. In breve é la storia di Kent, un padre che, avendo ricevuto il ritiro dall'impegno da parte del clown che aveva ingaggiato per la festa di compleanno del
figlio, decide di indossare lui stesso un costume trovato in soffitta. A fine spettacolo Kent, stremato, si addormenta con il costume addosso e al mattino ogni tentativo di toglierlo si rivela inutile. Decide così in un primo momento di conviverci, con la speranza di trovare presto una soluzione al problema...fin quando la situazione non inizia a precipitare: Kent comincia a sentire una fame violenta di carne umana e allo stesso tempo nota che il costume da clown gli si sta fondendo addosso uniformandosi con la pelle. Nel tentativo di trovare un modo per liberarsi dal costume maledetto, Kent viene a conoscenza di una leggenda ormai dimenticata. Oggi il clown è una creatura divertente, ma una volta il cloyne era un demone del nord che viveva fra i ghiacciai e scendeva nei villaggi per divorare un bambino al mese. Nessuno si ricorda più del demone ma il cloyne è ancora affamato...

Come nella buona tradizione dei fratelli Grimm, in questo film ad essere smembrati e mangiati sono i bambini, il che rende il tutto molto più crudo e scioccante. Un applauso va alla produzione per la scelta dell'uso degli effetti speciali artigianali piuttosto che i noiosi effetti digitali dando quel sapore di vecchio cinema di paura di una volta. "Clown" in fondo è solo una fiaba nera senza pretese, ma si capisce che è scritta col cuore, ed è stata una piacevole novità rispetto agli horror più furbi, ambiziosi e costosi che di recente hanno inondato i nostri schermi. 

Sotto, le varie fasi della censura sulla locandina:

BELLE DA... PAURA!

RACHAEL ROBBINS: LA CONIGLIETTA PRESTATA ALL'HORROR


Ha spesso affermato di avere una vera passione per l'horror la modella di playboy Rachael Robbins, passione che si riflette anche nei suoi personaggi da interpretare. Tra i suoi lavori infatti troviamo film come "screaming dead", in search of Lovecraft, the body shop, vampire lesbian kickboxers e la serie bikini bloodbath. Ma il personaggio che più l'ha resa "famosa" è sicuramente blondezilla, una via di mezzo tra una bionda mozzafiato alla baywatch e il famigerato mostro giapponese.

HITCHCOCK MAESTRO D'ORRORI

HALLOWEEN: UN CULT ISPIRATO A UN CAPOLAVORO


Racconta Carpenter: "Alla base di halloween c'é un idea semplicissima, nient'altro che un pretesto per l'azione. Lo stesso vale per psyco: c'è un folle in una casa. Ma psyco è stato il nonno degli slasher, non era mai stato fatto un film con quella potenza prima di allora. È stato l'inizio dell' horror moderno. Hitchcock ha cambiato tutte le regole. Ma la scena che fa più paura, per me, non è quella della doccia; è quella in cui Arbogast sale le scale con la macchina da presa che lo segue dall'alto. La porta si apre ed esce la madre di Norman Bates. Hitchcock ha messo la macchina da presa rivolta perpendicolarmente verso il basso per non dover svelare che, in realtà, la Madre non era una donna. Geniale! Così ho preso quella sequenza come punto di riferimento e ci ho costruito intorno l'intero film, un film su qualcosa che viene fuori dal nulla".

sabato 19 marzo 2016

TROLL 2


                       TRAMA
La famiglia Waits decide di trascorrere le vacanze facendo uno scambio di casa con una famiglia di un piccolo paese sperduto nella campagna, Nilbog. L'accoglienza in paese è buona ma c'è qualcosa che non va negli abitanti: hanno tutti un comportamento strano e sembrano fissati nel far mangiare alla famiglia preparati di colore verde. Si scoprirà infatti che il paese è popolato da Goblin vegetariani sotto sembianze umane, che vogliono uccidere chiunque includa la carne nella propria dieta. 


Che ci crediate o meno questa è la trama di troll 2 il più grande trash italiano. Il film è opera di Claudio Fragrasso, regista di culto del panorama horror di serie z, negli anni 80/90. Fragrasso spesso usava produrre dei finti sequel, che in realtà non avevano nulla a che fare con il film originale, con l'unico scopo di sfruttarne il successo. Di queste "perle" oltre a troll 2 possiamo ricordare zombi 4 e non aprite quella porta 3 che del capostipite portano solo il nome.


La fortuna di troll 2, e che lo ha fatto diventare un cult movie, è che è talmente pieno di assurdità da farlo apparire come un film divertente. La demenzialitá è involontaria ovviamente. Già il nucleo della trama è ridicolo ( una famiglia che vive in un paesino di campagna che decide di trascorrere le vacanze in un paesino praticamente identico).  Tra le tante, (sarebbe difficile elencarle tutte) un altra scena che mi ha lasciato perplesso è quella del primo attacco dei "troll" ad un ragazzo nel camper che cerca di difendere la propria fidanzata intimando ai mostri semplicemente di andarsene altrimenti sarebbero stati guai per tutti. Illuso! La scena poi continua di male in peggio perchè i due giovani, scappando, entrano in una sorta di chiesa dedicata ad antichi culti pagani e incontrano una strega che da loro da bere un liquido verde, (loro ovviamente lo accettano senza battere ciglio, d'altronde chi non accetterebbe un intruglio verde da una strega?) che trasforma la ragazza in una poltiglia verde e il ragazzo in una pianta! Insomma, come avrete ampiamente capito, "Troll 2" è un film pessimo dal punto di vista oggettivo ma unico in quanto ad assurdità; per intenderci siamo ai livelli di "La croce dalle sette pietre" e "Il bosco 1"...scusate se è poco!

giovedì 17 marzo 2016

FILM HORROR IN VIDEOTECA FEBBRAIO/MARZO 2016


             THE VISIT

  • ANNO: 2015
  • REGIA: M. Night Shyamalan
M. Night Shyamalan torna alle sue radici con una storia terrificante di un fratello e una sorella che vengono mandati a stare per una settimana nella fattoria dei loro nonni in Pennsylvania. Appena i ragazzi si accorgeranno che l'anziana coppia è coinvolta in qualcosa di veramente inquietante, vedranno diminuire ogni giorno le loro possibilità di tornare a casa.

            CRIMSON PEAK

  • ANNO: 2015
  • REGIA: Guillermo del Toro

In una cupa Inghilterra del diciannovesimo secolo, all’interno di una minacciosa abitazione vittoriana persa nelle campagne rurali del nord: la vita di Edith Cushing si svolge qui, impegnata nel suo lavoro da aspirante scrittrice e combattuta tra l'amore per due persone diverse. All'indomani di una tragedia familiare, l'esistenza della ragazza si trasforma in un incubo, i cui oscuri protagonisti si rivelano essere il nuovo, misterioso marito e la casa stessa, che la travolge con i suoi più paurosi ricordi.



     PARANORMAL ACTIVITY THE    GHOST DIMENSION

  • ANNO: 2015
  • REGIA: Gregory Plotkin
Quinto episodio della saga Paranormal Activity. Questa volta la storia si concentrerà su una nuova famiglia con due figlie piccole.

     THE GREEN INFERNO

  • ANNO: 2013
  • REGIA: Eli Roth

Justine, giovane studentessa di un college d’élite di New York e figlia di un funzionario delle Nazioni Unite,  decide di entrare a far parte di un gruppo di attivisti che hanno in progetto di andare nella foresta amazzonica e incatenarsi a degli alberi che stanno per essere abbattuti. Il loro scopo e filmare il tutto e grazie a Social Network mostrare a tutti la distruzione perpetrata dall'uomo. Il progetto ha successo, e felici i ragazzi si apprestano a tornare a casa. Ma durante il volo di ritorno l'aereo precipita nel bel mezzo della foresta amazzonica. Gli studenti sono feriti e terrorizzati. Nel frattempo, la tribù di nativi che erano andati a salvare raggiunge lentamente il luogo dell'incidente e, inaspettatamente, li prende in ostaggio...


               SINISTER 2

ANNO: 2015

REGIA: Ciarán Foy

Sinister 2 è il secondo agghiacciante capitolo dell'acclamato film horror uscito nel 2012. Dopo gli eventi sconvolgenti del primo Sinister, lo spirito malvagio di Bughuul continua a farsi sentire con un'intensità spaventosa. Questa nuova storia è una corsa contro il tempo - inquietante e piena di suspence - per salvare una famiglia evitando che diventi vittima della furia omicida dello spirito malvagio di Bughuul e dei suoi piccoli soldati: i bambini fantasma. Dylan e Zach Collins, due fratelli gemelli di 9 anni sono stati segretamente portati dalla madre iperprotettiva Courtney in una casa di campagna dell'Illinois. La casa si trova in un luogo sufficientemente isolato per stare alla larga da Clint, il marito da cui Courtney si è separata, che in passato ha abusato di lei e di Dylan.

PINHEAD- UN CATTIVO DEDITO ALLA CAUSA INFERNALE

PECULIARITÀ CHE SECONDO ME RENDONO PINHEAD UN MOSTRO UNICO NEL SUO GENERE


Il personaggio di Pinhead, protagonista del film "hellraiser" dello scrittore Clive Barker, si differenzia per alcuni rilevanti aspetti dagli altri "cattivi" che lo hanno preceduto nella storia della cinematografia dell'orrore. Al contrario di mostri come faccia di cuoio, Jason Voorhees e Michael Myers, egli innanzitutto può parlare. Ma nonostante sia dotato dalla facoltà della parola, a differenza di insigni colleghi come Freddy Krueger o Chucky la bambola assassina, i suoi monologhi sono molto essenziali e quasi mai cede alla tentazione di fare dell'umorismo, semmai potrebbe concedersi del cinico sarcasmo. Altra fondamentale caratteristica che contraddistingue Pinhead dagli altri e che per poter interagire con la dimensione reale, deve essere necessariamente e spontaneamente evocato da quella che sarà poi la sua vittima, che tra l'altro deve  riuscire a risolvere il mistero del cubo dei lamenti, l'unico modo per poter mettere in contatto il nostro con il mondo degli inferi. Inoltre, Pinhead non tortura indiscriminatamente o per un piacere personale: la sua missione gli impone di punire chi per sua stessa volontà, desidera spingersi oltre i piaceri dell'umana conoscenza. Una specie di moralista degli inferi. 
La sua nascita coincide con la morte del capitano Elliot Spenser, esploratore dell'esercito inglese che osó aprire il cubo dei lamenti e fu posseduto dallo spirito di una divinità azteca.

martedì 15 marzo 2016

VENERDÌ 13

Alla fine degli anni Settanta, Sean Cunningham ancora non poteva immaginare che sarebbe diventato uno dei registi più famosi del panorama horror internazionale. Dopo l'uscita di L’ultima casa a sinistra, infatti, lui e Wes Caven ebbero non pochi problemi per l'estrema crudezza del film e per le immagini disturbanti. I produttori si rifiutarono di lavorare ancora con loro e per poter recuperare i soldi per potersi produrre da solo il prossimo film, il regista si butta nella realizzazione di un paio di commedie per ragazzi le quali, però, registrano un clamoroso fiasco al botteghino.
Il pubblico dei teenager, proprio in quei mesi, aveva scelto un altro film da andare a vedere al cinema; si trattava di un piccolo horror indipendente che, in pochi mesi, divenne il più grande successo commerciale horror della storia americana: si intitolava Halloween. Da persona attenta al mercato, il regista americano si mise a studiare il film di Carpenter e, senza nemmeno avere uno straccio di trama, alla fine del 1979, comprò uno spazio pubblicitario sulla rivista Variety pubblicando il seguente annuncio: “Dai produttori di L’ultima casa a sinistra, arriva il più terrificante horror mai realizzato”, tutto questo mentre un geniale titolo scritto a caratteri tridimensionali infrange dei vetri e sembra fuoriuscire dalla pagina: Venerdì 13.
L’annuncio sortisce l’effetto desiderato attirando l’attenzione su un progetto che, però, ancora non esisteva. A questo scopo lavorano prima lo sceneggiatore Victor Miller che inventa la fondamentale location del campeggio estivo e poi Ron Kurz, il quale riscrive completamente i dialoghi e aggiunge diversi personaggi. Ottenuti, finalmente, i finanziamenti, la troupe si trasferisce nel New Jersey, in una località chiamata Camp No-Be-Bo-Sco, luogo che, presto, tutto il mondo avrebbe imparato a chiamare Crystal Lake, la patria di Jason Voorhees. Il film, con un cast di giovani attori senza grosse pretese finanziarie, viene realizzato senza particolari problemi anche grazie all’apporto fondamentale di Tom Savini, reduce dal grande successo di Zombi di George Romero.
Costato 550.000 dollari, Venerdì 13 ebbe un immenso successo al botteghino diventando, inoltre, l’apripista di una delle saghe horror più amate e seguite nella storia del cinema. A oggi si contano nove sequel, un remake e un crossover con un altro mostro sacro del cinema horror: il mitico Freddy Krueger.

lunedì 14 marzo 2016

RIDI CHE (FORSE) TI PASSA

GLI SPETTRI CHE FANNO MORIRE... DAL RIDERE!
"La prossima volta che qualcuno ti chiede se sei un dio, tu devi dire di si!" É così che Bill Murray rimprovera Dannu Aykroyd, mentre si regge a fatica al cornicione di un grattacielo, mentre il demone Zuul si prepara alla fine del mondo. Stiamo ovviamente parlando del capolavoro della ghost-comedy "Ghostbusters" (1984), testimonianza del fatto che si può buttare l'horror sul ridere senza che questo ci rovini lo spattacolo.  Originalità della storia, ottime interpretazioni ed effetti speciali di tutto rispetto hanno regalato agli amanti dell'oltretomba un momento di relax. 
N
Lo stesso ha fatto (con un grammi di Olfo in più) l'ormai famosissimo Peter Jackson con il suo "sospesi nel tempo" del 1996. Un detective del paranormale (michael J. Fox) sbarca il lunario disinfestando case possedute da fantasmi che sono in realtà suoi complici. Tutto fila liscia finché sulla sua strada non arriva uno spettro decisamente meno amichevole, incarnazione ectoplasmatica di un feroce serial killer... Un piccolo gioiello di sceneggiatura, che mescola sapientemente horror, giallo, commedia e love story senza mai deragliare. 

domenica 13 marzo 2016

R.I.P. LUCIO FULCI

Oggi ricorre il ventesimo anniversario della morte del grande Lucio Fulci. Fulci stato un regista completo che ha lasciato un segno indelebile nel cinema di genere italiano, affrontando ogni tipo di pellicola con la massima professionalità, lottando sempre con budget molto poveri. I suoi film sono stati rivalutati dopo la sua morte dalla critica italiana, e sono considerati dei veri classici del genere splatter. Inoltre sono stati spesso osannati da registi anche di fama internazionale, uno su tutti Quentin Tarantino, che ha inserito nelle sue pellicole parecchie citazioni dei suoi film. Fulci si considerava un terrorista dei generi, poiché dirigendo un classico film di genere vi inseriva scene dal suo stile personale, cercando di scioccare lo spettatore, uscendo totalmente dal genere. Ricordiamo ad esempio l'inserimento di scene splatter dallo stile tipicamente horror nei suoi film western "le colt cantarono la morte e fu tempo di massacro" e soprattutto in "i quattro dell'apocalisse". 

Breve nota personale: il 4 aprile uscirà in edicola "non si sevizia un paperino" film diretto da Fulci interamente girato tra la puglia e la Basilicata.
Lucio Fulci Non si sevizia un paperino