Il personaggio di Pinhead, protagonista del film "hellraiser" dello scrittore Clive Barker, si differenzia per alcuni rilevanti aspetti dagli altri "cattivi" che lo hanno preceduto nella storia della cinematografia dell'orrore. Al contrario di mostri come faccia di cuoio, Jason Voorhees e Michael Myers, egli innanzitutto può parlare. Ma nonostante sia dotato dalla facoltà della parola, a differenza di insigni colleghi come Freddy Krueger o Chucky la bambola assassina, i suoi monologhi sono molto essenziali e quasi mai cede alla tentazione di fare dell'umorismo, semmai potrebbe concedersi del cinico sarcasmo. Altra fondamentale caratteristica che contraddistingue Pinhead dagli altri e che per poter interagire con la dimensione reale, deve essere necessariamente e spontaneamente evocato da quella che sarà poi la sua vittima, che tra l'altro deve riuscire a risolvere il mistero del cubo dei lamenti, l'unico modo per poter mettere in contatto il nostro con il mondo degli inferi. Inoltre, Pinhead non tortura indiscriminatamente o per un piacere personale: la sua missione gli impone di punire chi per sua stessa volontà, desidera spingersi oltre i piaceri dell'umana conoscenza. Una specie di moralista degli inferi.

La sua nascita coincide con la morte del capitano Elliot Spenser, esploratore dell'esercito inglese che osó aprire il cubo dei lamenti e fu posseduto dallo spirito di una divinità azteca.

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